Viaggiare, visitare nuovi mondi! E' per molti un desiderio profondo, una esperienza gioiosa e affascinante della vita, ma per alcuni diventa un bisogno irrinunciabile, un obbligo inderogabile per salvare la propria esistenza e quella dei propri cari. Il protagonista della nostra storia è un giovane di buona famiglia che decide di passare le sue vacanze in barca a vela. Un evento improvviso lo porterà a incontrare persone diverse e ad ascoltare le loro storie, appassionate e drammatiche al tempo stesso. Il confronto tra culture e modi di vivere diversi dai suoi, lo aiuteranno a scoprire il vero valore della vita e a comprendere un dramma che nella realtà coinvolge tutti a livello globale. Durata: 1 ora e 15 minuti
Questo nuovo lavoro teatrale vuole affrontare insieme ai ragazzi il fenomeno dell'immigrazione che sta toccando sempre più le vite di tutti noi; la decisione di proporre questo difficile tema è nata, come sempre, dopo aver visionato i suggerimenti dei docenti attraverso le schede commento.
Francesco, il protagonista, è un ragazzo appena maggiorenne, amante della natura e del mare, che insieme ai suoi due amici, decide di imbarcarsi per una crociera nel Mediterraneo alla ricerca dei cetacei. I tre ragazzi, in aeroporto mentre attendono il volo che li porterà a Catania, si trovano a commentare l'ennesima notizia di cronaca riferita ad un altro salvataggio di profughi; ogni personaggio esprime così il proprio pensiero in merito a questo fatto, mettendo quindi in evidenza i diversi modi di affrontare questo tema nella nostra società.
Da qui inizia il viaggio che porterà Francesco in un luogo sconosciuto dove vari personaggi, diversi tra loro per etnia e cultura, si relazioneranno con il nostro giovane protagonista attraverso il loro vissuto e le loro esperienze di vita; si alterneranno quindi dialoghi e scene di profonda riflessione a momenti di leggerezza e respiro, dando così alla rappresentazione teatrale un carattere quasi poetico e a tratti surreale.
>Lo spettacolo si apre con un breve video, accompagnato dall'inno delle Nazioni Unite, per terminare con un contributo filmato più specifico, con dati e riflessioni sul tema trattato, dando così luogo al preludio per il dibattito coi ragazzi.
La regia teatrale viene resa fruibile e godibile, anche ad un pubblico di giovanissimi, attraverso l'ausilio di musica, luci e proiezioni che aiutano a veicolare i messaggi fondanti dello spettacolo.
Oltre l'orizzonte" non è solo il titolo di questo nuovo lavoro teatrale; vuole essere anche un suggerimento per il giovane pubblico a cui si rivolge: guardare oltre la propria realtà, conoscere e quindi capire, altri mondi, altre culture; imparare a convivere anche con chi è differente da noi per proiettarsi verso un futuro migliore senza barriere e paure.
Uno sfarzoso studio televisivo, luci e camere puntate e pronte a registrare e trasmettere l'intervista più esclusiva che si possa immaginare! La giornalista è tesa ed emozionata; ecco apparire l'ospite tanto atteso: Gaia, il pianeta Terra! Dopo pochi minuti dall'inizio dell'intervista, lo share ha un'impennata mai vista: la quasi totalità della popolazione umana è intenta ad ascoltare le parole di madre Terra. Oltre a Gaia intervengono nel dibattito altri “personaggi” come il Signor Eolico, insieme al suo capo Dott. Vento, il Sig.Uranio, la signorina Solange, accompagnata da Mister Sole, e dulcis in fundo, la congregazione dei Malefici Virus! Nozioni e dati saranno alla base del dialogo tra i nostri protagonisti, alternando dramma e comicità, con l'intento di coinvolgere tutti i giovani spettatori in una attenta e profonda riflessione sul tema ambientale.
In questo lavoro teatrale la magia del teatro si esprime attraverso la luce, la musica, i costumi e i contributi video, che trascineranno i ragazzi in un mondo sospeso tra realtà e fantasia.
Se il nostro Pianeta potesse parlare, cosa chiederebbe alla popolazione umana? Su questa fantasiosa domanda verte tutto il nuovo spettacolo, nato sull'onda del successo ottenuto da S.O.S. Pianeta Terra sul tema ambientale. In questo lavoro Gaia, la Terra, si confronta con l'umanità sulle molteplici possibilità di potersi salvare attraverso le energie rinnovabili, cercando di spiegare ai ragazzi come solo il rispetto per l'ambiente sia l'unica via per evitare disastri come le pandemie, le migrazioni di popolazioni disperate - dovute ai cambiamenti climatici - , il dissesto ecologico e molto altro. Uno spettacolo di fantasia, basato però sulla tragica realtà, che vuole trasmettere ai ragazzi fiducia e speranza e la consapevolezza di poter salvare, tutti insieme, il nostro unico e bellissimo Pianeta.
TEMI CORRELATI AL DIBATTITO POST SPETTACOLO: CONSAPEVOLEZZA DEI VALORI CONDIVISI COME LA TUTELA DELL'AMBIENTE, IL RISPETTO PER TUTTE LE FORME DI VITA DEL PIANETA, AVERE UN COMPORTAMENTO RESPONSABILE, UTILIZZO DI ENERGIE PULITE E L'OVERSHOOT DAY.
DURATA 1 ora e 10 minuti
Riccardo è un adolescente come tanti; passa la maggior parte del suo tempo al computer dimenticando spesso i suoi doveri di studente e figlio; come tutti i ragazzi della sua età ha il desiderio di provare nuove emozioni, fare esperienze anche trasgressive - complice in questo un amico di due anni più grande di lui. Un giorno per caso nella sua vita appariranno diversi personaggi, ognuno con la sua personalità caratterizzata da una dipendenza, che obbligheranno il nostro giovane protagonista a confrontarsi con quelle diverse realtà. Spetterà solo a lui scegliere quale strada percorrere partendo dal più semplice dei concetti: tutto dipende da te!
“Tutto dipende da te!” è il titolo di questa nuova produzione teatrale per il 2014 che affronta uno dei temi più sentiti dagli adulti nei confronti dei giovanissimi: il pericolo delle dipendenze. Lo spettacolo, dal taglio brillante, evidenzia attraverso dialoghi e canzoni le diverse dipendenze che si possono manifestare nei giovani, in particolare i giochi in rete, l'alcool, il tabagismo e le droghe. Per poter coinvolgere al meglio il nostro giovane pubblico le dipendenze vengono rappresentate da diversi personaggi, in teatro verrebbero definiti “caratteri”, dal taglio surreale e grottesco; in questo modo le dipendenze nella loro drammaticità risultano ridicole, superflue e inutili oltre che gravemente dannose. Preludio per il dibattito con gli studenti sarà la proiezione finale di un video commentato dagli attori che ha lo scopo didattico di mostrare realmente gli effetti devastanti delle dipendenze.
L'intento di questo nuovo lavoro teatrale è di far riflettere il giovane pubblico sul concetto di dipendenza, cercando di far comprendere ai ragazzi una della verità più semplici e fondamentali della vita : “tutto ciò che crea dipendenza toglie libertà”.
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Una storia di coraggio per la legalità e l'ambiente
Spettacolo aggiornato e collegato al tema di EXPO 2015
Note di Testo:
Due ragazzi: fin da piccoli legati da una profonda amicizia e dal desiderio di conoscere e scoprire il mondo intorno a sé.
Il primo è un vero proprio conoscitore dell'ambiente, appassionato di informatica e tecnologia; il secondo, con l'ambizione di diventare un bravo giornalista, pubblica articoli per il giornale della scuola e sul blog dell'amico. Attraverso un casuale esame di dati scopriranno una serie di fatti sconcertanti che arriveranno a coinvolgere persone a loro molto vicine. A questo punto la scelta: continuare, approfondire e rendere pubbliche le informazioni, consci delle inevitabili conseguenze, o chiudere tutto in un cassetto fingendo a sé stessi che quei fatti non siano mai avvenuti?
Quella che doveva essere una semplice ricerca di notizie, si trasforma così in una vera e propria indagine, una spy story dal finale inaspettato.
Una storia che parla di ambiente ma soprattutto di etica, di comune senso civico e di rispetto verso se stessi e gli altri, dove la presa di coscienza di vivere nella legalità prende forma in quello che è stato ed è, per tanti cittadini del mondo, non solo uno slogan ma un vero proprio imperativo interiore: yes, we can! Sì, possiamo: le cose possono cambiare!
Il sentimento dell'amicizia, il senso della legalità, il rispetto delle regole e la personale presa di coscienza, saranno i temi centrali su cui i personaggi dovranno confrontarsi coinvolgendo così il giovane pubblico nella stessa riflessione.
Note di Regia:
"Yes, We Can! Si può cambiare!" È il titolo di questa produzione che affronta due temi molto sentiti e profondamente legati tra loro: legalità e ambiente.
Lo spettacolo mette in scena, tramite un racconto liberamente ispirato a fatti reali, il rapporto di amicizia di due giovani studenti che attraverso l'evolversi della storia dovranno confrontarsi con domande e di conseguenza scelte che sono proprie della crescita interiore di ogni individuo.
L'onestà, l'integrità morale, il rispetto delle regole e il coraggio sono alla base di questo soggetto e si contrappongono a quei disvalori, propri di una società "incivile", come la slealtà, l'avidità, l'ipocrisia e l'arroganza.
Il ritmo incalzante e il susseguirsi di colpi di scena danno a questo lavoro teatrale il sapore del poliziesco e contributi filmati, oltre ad effetti di luce e musiche originali, sono ingredienti per garantire una efficace presa sul giovane pubblico.
In scena, oltre ai due protagonisti, troviamo diversi personaggi tra i quali la madre, dall'apparenza superficiale ma poi protagonista di un vero e proprio riscatto morale, il padre che rappresenta l'individualismo antisociale, il magistrato, che è voce e filo conduttore della storia stessa e il personaggio comico della governante tedesca Inga..
Il messaggio che lo spettacolo vuole veicolare e che solo attraverso la consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni le cose e il mondo intorno a noi possono cambiare.
Uno spettacolo che racconta un difficile percorso fatto di coraggio, impegno, rispetto delle regole per il bene comune di tutti.
NOTA: lo spettacolo affronta il tema dell'inquinamento delle acque, del loro utilizz in agricoltura e nell'allevamento del bestiame, e partendo da questo punto la storia si lega al tema di Expo 2015: nutrire il pianeta.
Testo regia e musiche di Chiara Colombo
Durata: 1 ora e 15
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Ale è un adolescente come tanti; la sua vita è scandita dagli impegni quotidiani come la scuola e lo sport e dai rapporti sociali ed affettivi con i suoi genitori, amici ed insegnanti. Vive la sua adolescenza con quel senso di ribellione tipica di quella età contrapponendosi spesso ai doveri e ai compiti che gli vengono affidati. In maniera brillante, anche attraverso alcune canzoni leggere e divertenti, vengono evidenziati i valori del rispetto dei ruoli – i 12 Articoli della nostra Costituzione sono sottolineati con un brano dedicato – e dell’educazione civica. Un evento inaspettato sconvolgerà completamente la sua vita, costringendolo ad una scelta fondamentale per iniziare un percorso di inevitabile cambiamento. Una storia divisa tra realtà e finzione dove la tesi di fondo si basa sulla comprensione delle regole, sull'importanza del rispetto verso noi stessi, gli altri e il mondo in cui viviamo..
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Rispettare le regole è il modo più semplice per essere tutti più liberi e felici; un concetto semplice ma non facile da dimostrare ai giovani, soprattutto in questo momento cosi difficile per la società in cui tutti viviamo. Da questa riflessione è nata l'idea di mettere in scena un lavoro che potesse mostrare ai ragazzi come attraverso la quotidianità delle nostre azioni ci si possa sentire davvero liberi proprio rispettando le regole di convivenza civile. La storia racconta di un ragazzino come gli altri, talvolta arrogante e menefreghista, che attraverso il confronto con diversi personaggi della sua vita- genitori, amici e insegnanti - vivrà a proprie spese, le conseguenze dei suoi comportamenti comprendendo in fine il valore del diritto e del dovere. Punto fondante nella regia dello spettacolo è l'utilizzo di contributi filmati originali, dei veri e propri corti, che uniti alla dinamica teatrale, risaltano ed evidenziano la spettacolarità del lavoro veicolando in modo innovativo i messaggi portanti che si intende trasmettere. L’intento di questo spettacolo è di far riflettere i ragazzi sull’importanza delle regole e di come sia possibile realizzare al meglio la propria vita attraverso la comprensione e la convivenza civile con gli altri. . TEMI CORRELATI AL DIBATTITO POST SPETTACOLO: COMPRENSIONE DELLE REGOLE, RISPETTO DEI RUOLI, EDUCAZIONE CIVICA. DURATA 1 ora e 15 TESTO, REGIA e MUSICHE di Chiara Colombo REALIZZAZIONE E MONTAGGIO VIDEO di Noise Pollution StudioNato da “Stranieri” un nuovo spettacolo che invita alla riflessione tra cultura e religione con particolare attenzione al tema dell'accoglienza.
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Note di Regia
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Cristina è una ragazza di 23 anni, lavora in una libreria e non si è mai seriamente posta il problema di un rapporto con persone diverse da quelle che normalmente frequenta. Ha i pregiudizi che spesso si hanno, senza rendersi conto che siano pregiudizi. Poi conosce una persona “diversa”, uno straniero di religione musulmana proveniente da un paese afflitto dalla guerra. Questo incontro le cambierà la vita. Da qui il conflitto con il padre, l'andata via da casa, fino a quando, dopo una serie di vicissitudini, tutto si ricompone, considerando nuovi equilibri e nuovi valori. Il personaggio del libraio ebreo, amico del padre e della figlia, rappresenta sia il confronto con l'eredità di una memoria (l'olocausto e l'antisemitismo) sia una posizione di maggiore apertura. La tesi di fondo è che sia possibile convivere, quando ci sia la volontà e la ragionevolezza; che il pregiudizio e la difesa intransigente della propria identità ci porta sempre all'intolleranza, al rifiuto delle differenze.
Nel testo, rivisitato, dramma e comicità sono le chiavi per trasmettere ai ragazzi i messaggi portanti veicolati dai dialoghi fluenti e video originali.
Colore base nei costumi sarà il rosso, il colore del sangue, l'elemento della vitalità, e la componente che, secondo i biologi, rende simili tutti gli uomini. Il sangue umano non tiene conto delle differenze di razza, o almeno di quelle che noi definiamo tali (infatti: "le differenze somatiche sono fattori marginali nella composizione dell'organismo" - Cavalli Sforza). La musica, originale, sottolinea i momenti più emotivi e toccanti dello spettacolo. Luci, musica e recitazione, per accompagnare i ragazzi alla scoperta e alla riflessione sul tema della diversità etnica, culturale, religiosa e sull’importanza di costruire un mondo basato sui principi del rispetto reciproco e della pace.
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Note di Testo
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Due amici, uno dei quali ebreo; un incontro fortuito fra uno straniero ed una ragazza occidentale. Culture diverse, diverse sensibilità. La nascita di un amore reso difficile dal pregiudizio, ma anche stimolato dalla determinazione a non uniformarsi. In un mondo nel quale la globalizzazione tende a far prevalere gli interessi particolari, i vantaggi acquisiti, la spinta di un sentimento forte determina le scelte e il superamento delle differenze, l'accettazione delle specificità, la volontà di accogliersi e capirsi. Il cammino verso un mondo di pace e senza barriere.
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DURATA 1 ora e 15
Testo di Simone Greco
RIVISITATO da Chiara Colombo
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MUSICHE e REGIA di Chiara Colombo
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Commedia musicale sul bullismo e sul cyber-bullismo, con approfondimento attraverso il protocollo della Polizia Postale
Note di Regia:
Con questa nuova produzione la Compagnia del Novecento vuole affrontare insieme ai docenti e ai ragazzi la problematica del "bullismo" sottolineando il fenomeno del “cyber bullismo” Seguendo i consigli di Voi Insegnanti abbiamo rivisitato l'ormai collaudatissimo “Fuori dal branco”, cambiando la struttura dei personaggi e dando cosi la possibilità di affrontare il fenomeno del bullismo in rete. Lo spettacolo, mantenendo la stesura in chiave brillante, mette in scena un vero e proprio spaccato di vita quotidiana. Sempre ambientato all'interno di una scuola, i personaggi della nostra storia sono un gruppo di studenti e ognuno di loro deve confrontarsi e rapportarsi con gli altri. Resta intatta la metafora tra il "bene" e il "male" vista attraverso gli occhi dei ragazzi. I dialoghi, dal linguaggio contemporaneo, sono fluenti, dal ritmo recitativo quasi cinematografico, formula che si è dimostrata molto funzionale per un pubblico di giovanissimi spesso non abituati al teatro. Il valore del coraggio, della verità e del rispetto reciproco sono i temi portanti in contrapposizione all'arroganza, all'egoismo ed alla violenza. Resta intatto l'utilizzo della musica come mezzo comunicativo per creare un maggiore impatto emotivo nell'animo dei ragazzi. Canzoni e dialoghi recitati sono la formula per poter coinvolgere ed emozionare il giovane pubblico a cui lo spettacolo si rivolge.
Note di Testo:
Scuola nuova e vita nuova per due fratelli: lei, più grande, sogna la popolarità e un nuovo gruppo di amici , lui più introverso e sensibile, una carriera da musicista basata sulla conoscenza. Entrambi dovranno confrontarsi con un ambiente dominato da un gruppo di ragazzi spavaldi che spadroneggia nella scuola. Se per la ragazza entrare in quel giro inizialmente sembrerà la risposta ai suoi sogni, per il fratello è l'inizio di un incubo fatto di prepotenze, dal quale avrà però il coraggio di ribellarsi anche a rischio di mettersi contro tutti. Due strade che porteranno entrambe verso la forza di non sottomettersi, fino a scoprire qual è il vero valore di un individuo: un valore che non passa mai attraverso la violenza.
Note di approfondimento musicale:
Lo spettacolo è stato scritto utilizzando il linguaggio quotidiano dei ragazzi per ottenere una maggiore immediatezza espressiva; anche la musica, esprime in pieno il mondo giovanile musicale utilizzando i generi musicali più attuali. La musica quindi, oltre a fornire un elemento narrativo di grande forza e suggestione, precisa meglio la connotazione caratteriale ed emotiva dei personaggi. Lo spettacolo è stato scritto seguendo i canoni del musical tradizionale: il primo atto si apre infatti con una canzone corale nella quale ogni personaggio si presenta e racconta di come vive la scuola: in seguito la trama si dipana sia attraverso brani solistici sia attraverso i dialoghi che permettono meglio di connotare i caratteri dei personaggi e la loro evoluzione. Anche il brano finale, che è un po’ la “summa” dello spettacolo, è in forma corale, con uno stile “call and response” giocato tra il protagonista e il resto del gruppo, con accenti vicini al gospel.
L’utilizzo della musica non ha quindi puri e semplici fini “spettacolari”, ma soprattutto serve a veicolare meglio il messaggio positivo che la storia racchiude in sé, in una maniera innovativa e particolare.
Testo, canzoni e regia di Chiara Colombo
DURATA 1 ORA e 10
Note di Testo:
Giulia e Filippo sono due amici adolescenti: hanno in comune la stessa scuola, la compagnia di amici e condividono, giorno dopo giorno, la difficoltà di crescere e rapportarsi con la propria famiglia.
Tra loro comunicano moltissimo soprattutto attraverso il cellulare ed il computer: il problema è tra loro e i genitori. Le loro voci fuori campo ci aiutano ad entrare nella storia vissuta sul palco direttamente dai genitori con i loro confronti, le loro discussioni, le loro decisioni e le loro difficoltà.
La nostra storia, scritta in chiave brillante, con uno stile vicino alla sit-com, affronta temi cari ai ragazzi tra i quali la sessualità, l'affettività, la separazione, la progressiva conquista dell'indipendenza.
In questa nostra società, dove il tempo per fermarsi e conoscersi sembra non esserci più, il dialogo e la conoscenza sono la chiave per coltivare i rapporti e comprendersi tra adulti e adolescenti; un eterno conflitto che cambia per situazioni sociali e storiche ma che da sempre esiste.
Note di Regia:
"Ma li conosci i tuoi?" è un interrogativo che in molti, anche già adulti, si pongono. Proprio da questa domanda è nata l'idea per la nostra produzione teatrale.
Al testo, scritto con le dinamiche della sit-com, viene dato un taglio registico esilarante, comico e a tratti surreale. Attraverso i dialoghi semplici di immediata comprensione e la recitazione serrata, quasi cinematografica, il giovane pubblico avrà la sensazione di vedere e sentire, come attraverso uno specchio, ciò che gli adulti/genitori a loro non dicono. Ecco quindi in scena apparire due coppie diverse tra loro ma unite dal mestiere di genitore, che vivono la quotidianità della famiglia in relazione ai propri figli.
Come ormai nostra consuetudine, ogni scena recitata viene intervallata da canzoni e coreografie veicolando i messaggi proprio attraverso l'emozionalità della musica e la leggerezza della commedia.
L'intento di questo spettacolo è di far riflettere i ragazzi sull'importanza dei legami e delle emozioni per appassionarli così al dialogo dei sentimenti.
Testo regia e musiche di Chiara Colombo
Durata 1 ora e 10 minuti
Note di Testo:
Sofia è arrivata per caso in tv; mai avrebbe pensato ch ebastasse così poco per entrare in quel mondo tanto ambìto, dove tutti sembrano perfetti e bellissimi. In realtà di lì a poco, per poter andare avanti, i compromessi e i sacrifici cominceranno a presentarsi.
Apparire e non essere. Questa è la regola alla quale anche la nostra protagonista dovrà piegarsi. La nostra vicenda, liberamente ispirata ad avvenimenti realmente accaduti, viene rappresentata all'interno di uno studio televisivo, mostrando il "dietro le quinte" di un format, un reality stile Grande Fratello. Oltre alla conduttrice Sofia, i protagonisti della vicenda che si susseguono sono tutti addetti ai lavori: dal cameramen che rappresenta i valori della realtà, della serietà della integrità morale in contrapposizione con gli altri personaggi come il produttore che rappresenta il potere e il cinismo, l'assistente di studio personaggio ambiguo che rappresenta la falsità, l'egoismo e l'inganno e il calciatore che esprime la sottomissione al potere della pubblicità.
La storia, pur affrontando un problema serio, è scritta e messa in scena in maniera brillante e divertente. Utilizzando come consuetudine musica e canzoni, il lavoro alterna scene recitate a brani cantati, con l'ausilio di luci ed effetti filmati per rendere più emozionante e coinvolgente lo spettacolo per il giovane pubblico.
Note di Regia:
C'è una televisione che informa, educa, racconta con imparzialità. Ma c'è anche una televisione che disinforma, diseduca, spettacolarizza con superficialità anche gli argomenti più seri. Un mondo nel quale gli sponsor, ossia gli inserzionisti pubblicitari, la fanno da padrone. Un mondo nel quale nessuno ricerca la qualità, ma vuole ottenere esclusivamente un ritorno economico. Ecco perché esprime spesso solo personaggi completamente privi di qualità che vanno oltre la mera esteriorità.
E' in questo mondo che si muove la protagonista del nostro racconto, una giovane conduttrice che, partendo dal nulla, si trova quasi per caso a raggiungere una vasta popolarità. Il difficile per lei sarà mantenerla senza doversi piegare ai compromessi e alle finzioni che il mondo della televisione le impone. Lo spettacolo, in stile musical e scritto in chiave brillante, vuole mostrare ai ragazzi il lato oscuro della televisione, quello che accade quando le telecamere sono spente, attraverso una serie di avvenimenti presi dalla realtà. Il messaggio che il racconto vuole veicolare è quello di non accettare in maniera acritica tutto ciò che la televisione propone e di capire che i valori effimeri della popolarità, del successo facile, della bellezza sono nulla in confronto all'importanza della propria integrità morale, dell'impegno quotidiano, della capacità di incidere sulla realtà attraverso azioni positive.
Testo regia e musiche di Chiara Colombo
Durata: 1 ora e 15 minuti
Con questa produzione la Compagnia del Novecento vuole affrontare insieme ai docenti e ai ragazzi la problematica del bullismo. Seguendo i consigli di Voi insegnanti abbiamo creato, come ormai consuetudine per la nostra Compagnia, un lavoro originale per coinvolgere e fare riflettere di studenti su questo grave problema che ormai dilaga nelle nostre scuole. Lo spettacolo, scritto in chiave brillante, mette in scena un vero e proprio spaccato di vita quotidiana. Ambientato all'interno di una scuola, i personaggi della nostra storia sono un gruppo di studenti, tutti della stessa classe, e ognuno di loro deve confrontarsi rapportarsi con gli altri. Da qui la metafora fra il "bene" e il "male" è vista attraverso gli occhi dei ragazzi. I dialoghi, dal linguaggio contemporaneo, sono fluenti, dal ritmo recitativo quasi cinematografico, formula che si è dimostrata molto funzionale per un pubblico di giovanissimi spesso non abituati al teatro. Il valore del coraggio, della verità e del rispetto reciproco sono i temi portanti in contrapposizione all'arroganza, all'egoismo e alla violenza. Inoltre, in questo lavoro, abbiamo voluto utilizzare la musica come mezzo comunicativo per creare una maggiore impatto emotivo nell'animo dei ragazzi. Con l'utilizzo predominante della musica lo spettacolo acquista così il sapore del musical, dove i personaggi si alternano tra scene recitate e brani cantati. Con l'ausilio di luci, canzoni, gestualità e prosa, i ragazzi si troveranno di fronte ad uno spettacolo coinvolgente ed emozionante dove tutte le arti da palcoscenico vengono portate in scena.
Note di Testo:
Scuola nuova e vita nuova per due fratelli: lei sogna la popolarità, il gruppo di amici che non ha mai avuto, lui una carriera da musicista basata sulla conoscenza. Entrambi, però, dovranno confrontarsi con un ambiente dominato da un gruppo di ragazzi spavaldi che spadroneggia nella scuola. Se per la ragazza entrare in quel giro inizialmente sembrerà la risposta ai suoi sogni, per il fratello e l'inizio di un incubo fatto di prepotenze, dal quale avrà però il coraggio di ribellarsi anche a rischio di mettersi contro tutti. Due strade che porteranno entrambi verso la forza di non sottomettersi, fino a scoprire qual è il vero valore di un individuo: un valore che non passa mai attraverso la violenza.
Note di approfondimento musicale:
Lo spettacolo è stato scritto utilizzando il linguaggio quotidiano dei ragazzi per ottenere un amico maggiore immediatezza espressiva; anche la musica, scritta da Chiara Colombo, esprime in pieno il mondo giovanile utilizzando i generi musicali più attuali. Dal rap che contraddistingue il personaggio di Ivan (il bullo-personaggio negativo), ad un genere più melodico per Federico (il fratello della protagonista-personaggio positivo), ad un pop spensierato per Ambra (la ragazza di Ivan). La musica quindi, oltre a fornire un'elemento narrativo di grande forza e suggestione, precisa meglio la connotazione caratteriale ed emotiva dei personaggi.
Naturalmente si tratta di adolescenti; l'unico adulto della nostra storia è il personaggio del professore di latino, portatore del messaggio dell'importanza della cultura e dei valori positivi come l'onestà e il rispetto degli altri.
Lo spettacolo è stato scritto seguendo i canoni del musical tradizionale: il primo atto si apre infatti con una canzone corale nella quale ogni personaggio si presenta e racconta di come vive la scuola. In seguito la trama si dipana sia attraverso brani solistici sia attraverso i dialoghi che permettono meglio di connotare i caratteri dei personaggi e la loro evoluzione. Anche il brano finale, che è un po' la "summa" dello spettacolo, è in forma corale, con uno stile "call and response" giocato tra Sara e il resto del gruppo, con accenti vicini al gospel.
Non è un caso che lo spettacolo sia stato replicato per otto stagioni consecutive, con critiche sempre favorevoli sia da parte del corpo docenti sia dei ragazzi. L'utilizzo della musica non ha quindi puri e semplici fini "spettacolari", ma soprattutto serve a veicolare meglio il messaggio positivo che la storia racchiude in sé, in una maniera innovativa e particolare.
Testo regia e musiche di Chiara Colombo
Durata 1 ora e 15 minuti
Note di Testo:
Leo e Giorgia sono due adolescenti molto diversi tra loro; li accomuna la relazione sentimentale tra il padre dell'uno e la madre dell'altra e il frequentare lo stesso istituto; Leo è timido e introverso e passa i pomeriggi a giocare a the Sims mentre Giorgia, esuberante e disinvolta, è sempre in rete a chattare e ad allungare la sua lista di "amici" virtuali. Per entrambi, anche se in modi diversi, la rete è l'unico luogo dove si sentono davvero liberi.
Quando Leo quasi per gioco pubblicherà un blog anonimo, destinato a diventare uno dei più visitati, questo evento porterà nella vita sua e degli altri personaggi un radicale cambiamento.
L'intento di questo lavoro teatrale e di far riflettere sull'utilizzo della rete svelando non solo il grande potenziale positivo di questa invenzione ma soprattutto sottolineando i lati oscuri che la rete stessa può celare…… Oltre al valore della vera amicizia e all'importanza di comunicare dal vivo.
Note di Regia:
C'è una rete che informa, educa e avvicina le persone ma c'è anche una rete che diseduca, male informa e soprattutto cela pericoli.
I nostri giovani protagonisti sono entrambi dei veri e propri argonauti -per definizione moderna degli assidui utilizzatori della rete- e seppur in modo differente scopriranno loro spese cosa significa essere vittima e carnefice dell'invenzione più libera di quest'ultimo ventennio.
Il testo, scritto in chiave brillante, mette in scena i rapporti tra i vari personaggi come, oltre ai due adolescenti protagonisti, i loro genitori, il professore di italiano e il personaggio comico del bidello della scuola, con un intreccio di relazioni che, scena dopo scena, metteranno in evidenza la valenza dei rapporti personali, della comunicazione, del rispetto dell'altro e in ultimo ma non meno importante del linguaggio utilizzato.
Un lavoro originale, sia nelle musiche che nel testo, dove l'alternanza tra il mondo virtuale e quello reale rende lo spettacolo di facile fruizione per il giovane pubblico a cui si rivolge.
Il messaggio che si intende veicolare è che i sentimenti degli affetti non possono essere limitati alla "connessione" ma che la crescita dei rapporti umani si basa soprattutto sul sentire con tutti i sensi la persona che abbiamo di fronte.
Durata 1 ora e 15
Testo regia e musiche di Chiara Colombo
Note di testo:
Dedo, Dario all'anagrafe, è un ragazzo adolescente come molti; e, come molti, ha i genitori separati; la sua vita si divide tra il tempo passato a casa con la mamma e i week-end passati con il padre. Giò è il migliore amico di Dedo e passano molto tempo insieme; sono amici dall'infanzia e, a casa di Dedo, Giò è considerato uno di famiglia. I suoi genitori invece sono molto uniti e innamorati.
Un giorno, per caso, a casa di Dedo, si presenta la figlia della nuova compagna di suo padre. I tre ragazzi iniziano a raccontare le loro storie, fatte di gioie, speranze e delusioni, dove il confronto tra le diverse realtà familiari che li circondano verranno messe a nudo di fronte alla loro giovane coscienza.
In scena, oltre ai nostri tre giovani protagonisti, troviamo il personaggio del padre di Dario, la sua ex moglie con il suo nuovo compagno i quali, insieme ai tre ragazzi, daranno vita ad una vera e propria commedia degli equivoci pur ricreando uno spaccato realistico di vita quotidiana.
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Note di Regia:
Questa nuova produzione teatrale mette in scena diverse tipologie di famiglie - da quella definita "tradizionale" a quella "allargata"- con le loro dinamiche e le loro problematiche quotidiane. I protagonisti sono figli adolescenti che si troveranno ad affrontare molteplici situazioni in relazione ai loro genitori naturali e, in alcuni casi, con adulti che devono ricoprirne il ruolo. Lo spettacolo, scritto in chiave brillante, è una commedia dove i vari personaggi intrecciano relazioni che, scena dopo scena, metteranno in evidenza l'importanza dei valori come la verità, il rispetto, l'educazione in corrispondenza ai problemi come la sessualità, l'affettività, la diversità e il riguardo dei ruoli. Un lavoro originale, sia nella musica che nel testo, dove l'alternanza fra il comico e il drammatico rende lo spettacolo di facile fruizione per il giovane pubblico a cui si rivolge. L'intento di questo lavoro teatrale è di coinvolgere i ragazzi in un'attenta e profonda riflessione sui sentimenti e gli affetti che li circondano, per sensibilizzarli al dialogo emotivo sia tra coetanei, che con il mondo degli adulti.
DURATA 1 ora e 10
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Testo e Regia di Chiara Colombo
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